Manifesto per una Nuova Esistenza Umana

Il Corona Virus (CODIV 19) ha cambiato le nostre vite!

Come spesso accade in tali circostanze una minaccia maggiore catalizza l'attenzione, così molte altre problematiche vengono rapidamente dimenticate, passando in secondo piano nella centralità delle notizie veicolate dai media e lentamente anche nell’interesse dell'opinione pubblica. Ciò è tanto vero quanto poco saggio, poiché spesso nei momenti di crisi, come quelli che stiamo vivendo, ciò che più conta è un'ampia visione, la più globale possibile, che riesca a guardare ben al di là delle problematiche di primo piano, seppur tragiche e drammatiche, a cui, purtroppo, stiamo assistendo in questi giorni.

Molti potrebbero ritenere le riflessioni del Manifesto per una Nuova Esistenza Umana stolte, inopportune o forse anche inutili, ma ci troviamo di fronte a delle condizioni uniche nella storia, che non possono lasciare inalterato il suo corso. Quando tutto ciò che oggi stiamo vivendo sarà finito, come dopo una guerra o dopo eventi sconvolgenti di pari portata, non potremo ritornare alla nostra “vita normale” così come la conoscevamo, poiché la carica emotiva di questi giorni, il ricordo dei morti, i patimenti, i dolori e gli sforzi inevitabilmente trasformano il corso delle nostra vite.

Cosa potremmo imparare?

Oggi è importante per tutti, ma proprio tutti, prendere coscienza di queste trasformazioni e comprendere che questo tempo è l'occasione per trasformare le nostre vite costruendo una Nuova Esistenza Umana. Gli eventi che stiamo vivendo segnano in maniera indelebile la fine della globalizzazione, sicuramente almeno per come l'abbiamo conosciuta. L’emergenza di questi giorni ha sollevato il problema dell'insensatezza di scelte produttive e imprenditoriali volte a ignorare la produzione di prodotti a basso contenuto tecnologico (carenza di mascherine e altri presidi medici essenziali), sebbene di vitale importanza per la salute pubblica e la sicurezza nazionale.

Inoltre, la vita in clausura e l’appello del Papa a scoprire ciò che è ESSENZIALE potrebbero essere l’opportunità per cominciare a modificare il nostro stile di vita consumistico, in cui abbiamo vissuto per troppi anni. Il desiderio di possesso di beni materiali è una forma di droga, che allontana la nostra visione del reale e ci rende schiavi di desideri vani e inesistenti, quasi sempre impossibili da soddisfare con un appagamento completo che possa quindi donare libertà. Si diventa, dunque, vittime delle strategie di marketing di chi specula sui nostri desideri inappagabili; fin da bambini si impedisce, dunque, lo sviluppo di uno stile di vita ecosostenibile e orientato alla riduzione dei consumi.

Allo stesso tempo, l’emergenza del Corona Virus ha messo in luce quanto sia pericoloso in queste circostanze il modello abitativo imperante, orientato verso la concentrazione di grandi masse di popolazione in megalopoli, da cui, in circostanze di rischio si fugge, con esodi di massa (si vedano gli esodi dalle capitali Europee e con maggiore preoccupazione il dramma dell’attuale esodo a piedi dalle megalopoli dell’India). Tali fenomeni incontrollati e spesso incontrollabili aumentano i problemi sanitari e mettono a repentaglio la sicurezza pubblica moltiplicando i contagi e i pericoli per la collettività.

Nei momenti di crisi: scelte coraggiose e decisioni difficili.

Prima della emergenza legata al COVID 19, circa fino allo scorso autunno, trovavano spazio nei media le iniziative a favore di politiche per la sostenibilità ambientale e per la messa in atto di misure volte a ridurre il riscaldamento globale. I critici più seri di questi movimenti sostenevano l'impossibilità di attuare le misure proposte per le dannose ricadute sull'economia mondiale. Oggi quelle problematiche, in maniera comprensibile, sono state dimenticate dai più, ma per l'emergenza COVID 19 siamo stati costretti, per necessità e nostro malgrado, a mettere in atto quelle stesse misure, che vanno proprio nella direzione della riduzione delle emissioni e dei consumi.

Così un effetto positivo, se così si può chiamare, del dramma che nel mondo si sta vivendo, si vede e si verifica nei cieli della Cina e del Nord Italia, nei quali si registrano delle interessanti riduzioni di emissioni di gas serra e di agenti inquinanti. Tutto ciò ovviamente non avrà alcun effetto significativo sul fenomeno del riscaldamento globale poiché sul lungo periodo perdurano fattori strutturali indipendenti dalla congiuntura del momento. Ma certamente l’attuale condizione potrebbe essere una sperimentazione iniziale, che si spera possa essere anche l’inizio di una nuova era improntata a un vivere umano ecosostenibile.

Un nuova Esistenza Umana

Alla luce di tutto questo, cosa può fare chi, non essendo coinvolto in prima persona in questa lotta per la sopravvivenza, si trova costretto a vivere in casa?

Il senso profondo di questa nuova condizione sta nella grande opportunità di scoprire modi e stili di vita alternativi a quelli conosciuti e praticati fino a qualche settimana fa. Questa novità deve essere orientata alla creazione di una Nuova Esistenza Umana, che per cominciare prenda avvio dall'esortazione di Papa Francesco, per scoprire e praticare uno stile di vita Essenziale. Uno stile di vita e di convivenza, orientato da un rapporto Ecologico con l'ambiente a cominciare proprio dai rapporti umani con le persone, con cui in questi giorni ci troviamo a condividere lo spazio domestico, spesso anche molto angusto.

La possibilità di maturare uno stile di vita Ecologico può derivare soltanto dalla consapevolezza che, come affermano alcuni scienziati, da tempo ormai viviamo in una nuova Era Geologica caratterizzata dai mutamenti e dalle manipolazioni che l'Uomo sta operando da secoli sull'Ambiente terrestre. Questa nuovo periodo geologico della Terra è stato chiamato Antropocene proprio per sottolineare la centralità dell'azione umana sulle trasformazioni indotte sugli ecosistemi terrestri. Antropocene è anche un affascinante film documentario che, tramite la potenza delle immagini proiettate sul grande schermo, mostra in maniera tragica e imparziale i vistosi segni lasciati dall'agire umano e le conseguenze del nostro vivere quotidiano e delle nostre scelte consumistiche non sempre realizzate in maniera consapevole.

È essenziale riscoprire e praticare la solidarietà come presa di coscienza, di fronte a simili minacce: tutti consapevoli di essere tutti uguali e tutti coinvolti; dunque uniti si può vincere, mentre separati da istinti individualistici inevitabilmente si finirà o sconfitti o isolati e vittime dei propri istinti più bassi e nefasti.

Trarre insegnamento dalla Storia.

L’Italia, con il fiorire dei suoi piccoli borghi, è stata un modello trainante in Europa e nel mondo nella transizione tra il Medioevo e il Rinascimento. Allo stesso modo oggi ci troviamo in una congiuntura simile: il nostro Paese ha l’obbligo di rimodellare il proprio sogno collettivo di futuro.

Chiediamo, dunque, al Governo Nazionale e alle Istituzioni Europee, all’interno delle misure economiche volte al contrasto dell’attuale crisi economica causata dall’emergenza COVID 19, di mettere in atto politiche volte a creare una vera e profonda evoluzione ecosostenibile, davvero un rivolgimento totale, che possa trasformare le minacce attuali in opportunità legate a uno sviluppo ecologico dell’esistenza umana orientata alla preservazione della Vita sulla Terra.

Oggi potrebbe essere il tempo utile per ripensare gli assetti produttivi e organizzativi del nostro paese, valorizzare le potenzialità dei nostri territori senza più inseguire chimere irrealizzabili, che non appartengono alla nostra storia e alla nostra essenza più profonda.

Per l'emergenza sanitaria andrà tutto bene! Invece, che ne sarà del futuro per i nostri figli? E per i loro figli?

La nostra fiducia incondizionata nel Sistema Sanitario Nazionale e nel suo personale di assoluto valore, ci fa sperare nel superamento rapido dello stato di emergenza sanitaria in tempi brevi. In quel momento potremo valutare quale sia stato il senso e la lezione memorabile di questi tristi eventi.

Da quando ho cominciato a scrivere questo testo ho anche iniziato a cercare riferimenti, "risonanze" e affinità di pensiero. Così mi sono imbattuto in un interessante articolo di Ángel Luis Lara sul sito de Il manifesto dal titolo quanto mai chiaro: Non torniamo alla normalità. La normalità è il problema.  Se si potesse dimenticare per un attimo la tragedia della attuale emergenza sanitaria la reale portata della crisi che stiamo vivendo oggi è proprio la frantumazione dell'idea di "normalità" che si è consolidata nelle nostre coscienze dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi. L'opportunità offerta dalle misure restrittive che costringono la maggior parte della popolazione a restare a casa, afferma Lara, consiste proprio nel ricevere in dono un tempo utile per ripensare la propria esistenza, osservare "inerzie e automatismi" per evitare che in futuro l'insensatezza collettiva del genere umano, sedimentatasi nel tempo, produca altre emergenze gravi come quella che oggi viviamo:

Se la clausura ha congelato la normalità delle nostre inerzie e dei nostri automatismi, approfittiamo del tempo sospeso per interrogarci su inerzie e automatismi. Non c’è normalità alla quale ritornare quando quello che abbiamo reso normale ieri ci ha condotto a quel che oggi abbiamo.

Normalità

La forzata clausura, dunque, può e deve essere un’occasione imperdibile per rimetterci in contatto con noi stessi, con i nostri cari, con i nostri vicini e con l’Umanità tutta. L’attuale condizione di clausura sarà stato un tempo utile e ben speso se ci consentirà di:

- scoprire aspetti della nostra esistenza e dell’Esistenza Umana nella sua totalità per troppo tempo ignorati o relegati a fuggevoli riflessioni, a cui la rapidità del vivere non ha consentito una congrua sedimentazione;

- generare un’attenzione verso gli aspetti essenziali dell'Esistenza Umana: un vivere sobrio ed ecologico nei riguardi del nostro prossimo e della Terra tutta;

- sviluppare una attitudine creativa e costruttiva nei confronti della Vita, soprattutto negli attuali momenti di avversità, che possa donare un reale e profondo appagamento per il Sé;

- osservare e comprendere le inevitabili problematiche che ciascuno di noi porta con sé nel corso della propria vita, ponendo le basi per una futura trasformazione delle nostre vite.

Per concludere.

L’augurio è dunque che si possa uscire presto dall’attuale condizione di emergenza sanitaria ponendo nello stesso tempo le basi per una rinascita futura fondata su uno sviluppo ecosostenibile. Ciò potrà accadere soltanto se il tempo che stiamo vivendo sarà trasformato da tutti noi in un tempo utile per realizzare una trasformazione interiore, che ci consenta di divenire Esseri Umani Migliori capaci di evitare gli errori del passato e vivere sulla Terra in maniera felice ed ecosostenibile.

L’energia della Terra ha bisogno di essere rinnovata. Le idee nuove necessitano di spazio.

Cosi scrive Paulo Coelho nel suo Manuale del guerriero della luce, la speranza e l'augurio per tutti è di rimanere in salute e di vivere con serenità e gioia questo tempo che, se ben speso, potrebbe contribuire a donarci l'energia e la forza per costruire un Mondo Nuovo più equo e sostenibile.

Se condividi questo manifesto lascia un commento qui sotto come segno tangibile di solidarietà e d'interesse verso queste problematiche.

 

Inizialmente ho pensato di lanciare una petizione online, ma ho scoperto che molte piattaforme che consentono di fare ciò sono gestite da aziende private la cui trasparenza è in qualche modo messa in dubbio dall'uso non chiaro dei dati personali raccolti. Penso sia importante la massima trasparenza in iniziative di questo tipo. Per questo motivo ho scelto di pubblicare il testo sul mio sito personale. Per ragioni di sicurezza antispam serve inserire il proprio indirizzo di posta elettronica per aggiungere un nuovo commento. Garantisco che gli indirizzi di posta elettronica raccolti per questa iniziativa non saranno usati in alcun modo e per alcuna altra finalità.

Se pensi possa essere utile condividi questo testo con le tue persone più prossime e sui tuoi canali social.

Grazie per quello che ti sarà possibile fare!

23 Replies to “Manifesto per una Nuova Esistenza Umana”

  1. Opportunità e concentrazione. Così intendo reagire alla quarantena: opportunità per capire cosa sta accadendo e quale modello di sviluppo cercare per il Futuro. Concentrazione sui dettagli che costituiranno il quadro generale.
    Nel mio piccolo quotidianamente riciclerò ancora di più di quanto già non facevo, cercherò di ridurre gli sprechi (acqua, elettricità, beni di consumo) e abbraccerò con maggiore vigore il faggio di fronte casa, ringraziandolo per il suo ciclo vitale e scusandomi per la quantità di CO2 che deve respirare a causa mia...

    Job well done!

  2. Mi ha colpito tantissimo la frase : COSTRUIRE UNA NUOVA ESISTENZA UMANA. Se ci sarà la VOLONTÀ, L'IMPEGNO di ognuno di noi CE LA FAREMO!!!!

  3. Charles Simic
    SALMO
    Ci hai messo un bel po' a deciderti,
    oh,Signore, su questi pazzi
    che governano il mondo.Arrivano dovunque
    e i loro artigli devono averti spaventato.

    Alla voce del poeta uniamo le nostre, qualcosa accadrà....

  4. Grazie! Cinque commenti nelle prime ventiquattro ore non sono certo numeri da capogiro, ma è per me un risultato molto importante. Credo fortemente che sia necessario affrontare queste tematiche per il bene di tutti. Iniziare a parlarne, anche solo in pochi, penso sia qualcosa di assolutamente prioritario.
    Costantino

  5. Riflessione opportuna e profonda, condivido in tutto il pensiero ecosostenibile, ma non credo che questa prolungata quarantena possa qualcosa nei confronti di chi utilizza tutti e tutto solo per il proprio momentaneo bene, cercando il massimo profitto nel minor tempo possibile.
    La nostra è solo una pseudo civiltà e purtroppo molti popoli, appatenenti solamente sulla carta a organizzazioni politiche "democratiche", meritavano e meriterebbero, ahimè, ancora il "padrone", chi indica senza se e senza ma la strada da percorrere.
    Triste ma personalmente la società odierna, anche dopo questa tragedia, non la vedo ancora matura per la presa di coscienza di cui si parla in questo manifesto.
    A presto e un grosso in bocca al lupo per tutti noi.

  6. Dopo un evento così drammatico e prolungato nel tempo nessuno sarà come prima auguro che un numero maggiore di persone faccia un percorso di crescita per modificare i propri comportamenti e adeguarli a una sobrietà che oggi la condizione di stress impone. Comunque ognuno lavori su se stesso e faccia di tutto per riempire questo tempo sospeso con atti utili, intelligenti e solidali. Se ciascuno impara qualcosa che non sa, genera una idea che non c'era e non aveva, se attraverso i mezzi di comunicazione le idee fertili circolano e creano nuovo sapere, allora qualcosa di diverso si potrà sperare di avere. Questa emergenza porterà sicuramente a fare piazza pulita di molta spazzatura e ciarpame, per un po' soldi non produrranno solo soldi e la finanza non avrà molto su cui speculare, penso che si produrranno cose più durature e di valore beni essenziali come la salute e la cultura. Dovremo impegnarci a generare nuove idee per garantirci una sopravvivenza dignitosa perché la realtà mette in evidenza che i soldi che hai non te li puoi mangiare se tutta la filiera alimentare va male e lo spettro della carestia diventa reale. per fare un monde migliore dobbiamo essere migliori e personalmente il contributo che posso dare è raccontare quello che so e che sto studiando e o comuncio alle persone della famiglia che mi stanno vicine e che ho più a cuore.

  7. Le costruzioni millenarie di una specie si possono capovolgere sempre da un momento all’altro. Come la foglia che cade dall’albero, diventa humus e ritorna a essere foglia dopo un lungo tragitto. Deve accettarlo. E che se ne fa un uomo o una donna di Marte, se non capisce le regole della Terra?
    Grazie Cost

  8. Grazie per questo interessante argomento che hai pubblicato. Condivido pienamente tutto ciò che hai scritto. Penso che il cambiamento può avvenire solo se prendiamo coscienza singolarmente dei problemi che affliggono il mondo .

  9. 5/4/2020 -
    Un pioppo si staglia
    panciuta sentinella
    del Golfo
    e sotto all'algida ombra
    un ciliegio di pochi anni
    accenna
    a una primavera
    di fiori candidi.
    Alberigo manto scuro
    si stiracchia
    tra papaveri e cicorie
    ma fuori
    non c'è più nessuno,
    nessun canto
    ad allietare gli orti.

  10. Grande Costas, concordo pienamente con quanto hai scritto. Grazie!
    Ti mando un abbraccio con l'augurio che queste idee possano diventare Realtà e che questo periodo di isolamento possa essere fecondo per tutti.
    Om Shanti

  11. Ciao Costantino, come al solito condivido il tuo pensiero e sono con te, ideologicamente e praticamente. Mi piacerebbe capire come in maniera pragmatica, le tue idee possano diventare realtà tangibile ed oggettiva.

  12. Un fiore che emana il suo profumo
    Davanti alla mia porta di legno
    Lo fa con indifferenza.
    Io, tuttavia, mi siedo e lo osservo.
    Com'è pietoso questo mondo.
    (Jien)
    Grazie caro Costantino per le tue riflessioni. La Natura si riprende il Mondo e il nostro contributo potrà iniziare solo quando, affascinati, ci abbandoneremo all'essenza di ogni cosa. Sono profondamente d'accordo con te.
    Un caro saluto

  13. Grazie per questa condivisione e per aver dato forma in maniera inequivocabile a pensieri e desideri che credo, accomunino molti di noi. Tutti, mi auguro.
    La speranza che il dopo sia meglio del prima è viva in me. La via verso ciò che viene definita Nuova Esistenza Umana
    è l'unica percorribile e sostenibile per l'uomo. Se realmente è in grado di imparare dal passato.
    Un caro abbraccio.
    M.

  14. Ho tanta paura non per quello che accadrà, ma per quello che non accadrà: sapremo comprendere la lezione? avremo imparato che costruire e cementare, estrarre e rubare tutto al pianeta vuol dire rubare a noi stessi? Giro volentieri le tue riflessioni ed il più possibile affinchè ci sia una diffusione capillare per una discussione urgente e sensibile al tema della sopravvivenza dei nostri figli.
    Grazie!

  15. Hai fatto una bella cosa, Costantino, bravissimo! Questo tempo assurdo e sospeso, per chi può permetterselo, deve essere di riflessione. Il rischio peggiore sarebbe annichilirsi più di quanto non lo siamo già, ma dobbiamo essere vigili perché non accada... E affinché il prodotto di tutto ciò possa essere, come dici, una nuova esistenza umana.
    Grazie per il tuo lavoro!

  16. La proposta è senz'altro da condividere. Ritengo doveroso da parte di tutti, a salvaguardia dei principi costituzionali, un forte e sapiente esercizio della democrazia. La prassi consolidata al posto della pratica legale, la prima il modello la seconda l'anomalia, non può più appartenere alla nostra quotidianità. In tutti i settori necessitano figure esperte, guide intelligenti capaci di " intellegere" e riconoscere le dinamiche in atto per progettare una doppia avanzata dei diritti civili e sociali.
    Visionari e non veggenti contigui all'ignoranza.
    L'umiltà di affidare al dubbio un ruolo sovrano nella costruzione di certezze future per capovolgere la formula "tutto possibile, niente probabile" in "tutto probabile, niente possibile". Altrimenti continueremo a essere il risultato sbagliato di errori non corretti.

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